Finalmente arriva il momento di sua maestà “Il Cioccolato”.
Vi lascio giusto due informazioni visto che sul cioccolato si potrebbero scrivere enciclopedie intere.
Se vi capita di fare un viaggio a Zanzibar, o in Madagascar, oppure i Sud America, fate un giro in una piantagione di cacao.
I frutti della pianta, quelli che contengono i semi, sono colorati e affascinati…io ammetto di essermi anche un po’ emozionata.
La scelta di un cioccolato di qualità può incidere sul risultato finale del dolce, quindi fate la scelta giusta!!
Come nasce il cioccolato
Il cioccolato come siamo abituati a vederlo noi, si ottiene lavorando la polvere di cacao, ottenuta dalla lavorazione dei semi del cacao, insieme allo zucchero (in varia quantità), agli aromi (vaniglia, cannella, ecc.), e alla frutta secca, (mandorle, nocciole, ecc).
II Cioccolato in commercio
Negli scaffali dei negozi è possibile trovare vari tipi di cioccolato.
Può essere puro, dolce-amaro, amaro, amarissimo e al latte.
Il gusto finale dipende dal tipo, ma la qualità dipende da diversi fattori: il gusto particolare di ogni chicco di cacao, il modo in cui vengono miscelati gli ingredienti, il processo di tostatura e fermentazione, così come il metodo di lavorazione finale.
I Metodi per scioglierlo
Il più comune è il “bagnomaria”: utilizzate una ciotola resistente al calore, che si inserisca bene in una pentola contenente acqua in ebollizione, e continuate a mescolare in modo da favorire la fusione.
Altro metodo è con il forno a microonde: basta rompere a pezzi il cioccolato, mettetelo in una ciotola adatta a questo tipo di forno (vetro o plastica), e azionate il forno alla massima potenza per 1 minuto alla volta fino ad ottenere la conoscenza desiderata.
Attenzione a non prolungare troppo la cottura altrimenti potrebbe bruciare.
Come conservarlo
Evitate di mettere il cioccolato in frigorifero: la bassa temperatura provoca, infatti, un’invisibile condensa in superficie che ne altera il gusto e spinge lo zucchero ad affiorare, formando un’antiestetica patina bianca.
La temperatura ideale è tra i 12 e i 18 gradi.
Quindi, oltre ad evitare il “troppo freddo”, bisogna proteggere il cioccolato anche dal caldo.
Fate sempre attenzione alla data di scadenza su ogni tavoletta.
Trascorsa tale data, il cioccolato potrebbe subire comunque delle naturali modifiche.
Tipi più comune di cioccolato.
Cioccolato fondente:
Usato soprattutto nella preparazione di salse calde e glasse al cioccolato.
Cioccolato extra-fondente:
Deve contenere almeno il 45% di cacao.
Cioccolato di copertura:
È un tipo di cioccolato usato in pasticceria, al quale viene aggiunto una componente grassa, (olio o burro) che lo rende più fluido.
Cioccolato al latte e gianduia:
Cioccolato preparato con l’aggiunta di latte e burro di cacao che diventa gianduia con l’aggiunta di crema di nocciole macinate.
Cioccolato bianco:
E’ un “fondente” costituito solo di burro di cacao, zucchero e latte in polvere. È impropriamente chiamato cioccolato.
Valori nutrizionali
La presenza dello zucchero rende l’apporto calorico del cioccolato superiore a quello del cacao: mediamente 100g di cacao forniscono 300 calorie, mentre 100g di cioccolato fra le 450 e le 600 calorie.
Energetico, in quanto contiene sali minerali, carboidrati, proteine, grassi ( tra cui il burro di cacao) e vitamine (A e B), il cioccolato fornisce un numero di calorie che varia a seconda del tipo.